Vinadio - Rifugio Neraissa

Vinadio - Rifugio Neraissa

Tempo di percorrenza: 3h 30’
Dislivello positivo: 650m 
Dislivello negativo: 100m
Località attraversate: Vinadio (905m) - Forte Neghino (1.210m) - Lentre superiore (1.162m) - Castellar (1.370m) - Rifugio Neraissa (1.425m)
Punti di interesse: Forte Neghino. 

Descrizione

Al momento il posto tappa di Neraissa non è ancora agibile, quindi bisogna prevedere una tappa unica da Vinadio a Sambuco, tralasciando la salita al forte Neghino ed al Monte Nebius (quest’ultimo fattibile il giorno dopo da Sambuco). Si inizierà quindi imboccando direttamente il vallone di Neraissa attraverso la “Portassa” del Forte Albertino. Voluto da re Carlo Alberto e costruito tra il 1834 e il 1847, il Forte rappresenta un capolavoro dell’ingegneria e della tecnica militare. Oggi ospita il percorso multimediale Montagna in Movimento, le cui le installazioni invitano a ripercorrere il passato della cultura di montagna per riflettere sul presente e muoversi nello spazio e nel tempo per “sentire” quell’originale interazione tra i luoghi e gli uomini, tra la natura e la storia che ha fatto delle Alpi una culla di civiltà montanara. Si oltrepassa una chiesetta e poco oltre, in un tornante, si imbocca a destra una strada sterrata che, proseguendo parallela al rio, si ricongiunge all’altezza di un ponticello al percorso di seguito descritto. Da Vinadio si prende via Divisione Cuneense, che alla fine del paese piega verso Nord-Est in salita; dopo circa 500 metri si trova una strada sterrata sulla sinistra e la si prende. Con una serie di tornanti si procede per un ripido pendio. La strada sterrata finisce in una larga e panoramica area in cui sorge il piccolo forte Neghino, che permetteva di avvistare eventuali attacchi da monte al Forte di Vinadio. Dietro al fortino la strada si trasforma nuovamente in un piccolo sentiero che svolta verso Nord, inizialmente in un pendio parallelo e poi leggermente in discesa verso il vallone laterale di Rio Borbone. Il sentiero prosegue verso il ruscello di Rio Borbone e lo attraversa, raggiungendo la valle laterale di Neraissa. Si perviene alle rovine di Lentre d’Adrecchio e si supera il rio di Neraissa su un ponte per incontrare poi una stradina che si prende verso destra in salita fino a raggiungere le rovine di Lentre Soprano (1.162m). Una volta giunti alla fine del paesino, non si deve prendere l’ampio e perpendicolare sentiero che si snoda in direzione Nord, ma quello a sinistra, più stretto e ripido. Il sentiero si fa sempre più panoramico e libero da piante e arbusti, finché si raggiungono prima un pilone e quindi le rovine di Castellar (1.370m). Il sentiero prosegue dentro il paesino e finisce nella strada asfaltata, quella che si era abbandonata prima per andare verso Lentre. Dopo una curva decisa il paesaggio cambia di nuovo in modo netto e si sale verso una piana ad altitudini elevate con il Monte Nebius (2.600m) sullo sfondo. Poco prima di arrivare al paesino di Neraissa Inferiore, sulla parte sinistra della strada si scorge un edificio di pietra, il vecchio forno del paese. Il posto tappa qui si trova direttamente presso la cappella del paesino.